domenica 5 febbraio 2012

Io e te...


Apro gli occhi, guardo la sveglia….  Sono ancora le 7. E’ domenica e…. avrei potuto dormire di più ma, ormai è cosi.  La chiamano sveglia biologica ....e non prevede ora legale.
C’è gente che se “non dorme almeno 8” il giorno dopo è uno straccio…. del resto sono andato a letto molto presto, alla fine 6 ore sono quasi un record.
Una di quelle notti dove i sogni sanno tanto di realtà. Dove ti ricordi perfettamente  il colore grigiastro dei protagonisti che sembravano interpretare te in qualcosa che ti sta accadendo o che ti accadrà tra non molto. Mi alzo e resto seduto sul letto, ad occhi chiusi,  ascoltandomi per capire se qualcosa è cambiato dentro di me, se c’è ancora quel senso di vuoto, quella mancanza sorda che ha un suono tremendamente metallico ogni volta che la sfioro col pensiero. Quella cosa alla quale non so’ più dare una spiegazione che mi soddisfi e….. si, c’è ancora e mi tormenta. Non resta che pormi la solita domanda … ma quando passerà?
Come un “virus” che mi altera la vista e mi fa vedere tutto brutto, tutto inutile compresa quest’ultima mia serata. Non mi ricordo più quando sono rimasto colpito da qualcosa che non fosse qualificabile con un “ma cosa sono venuto a fare….”.
Mi ricordo qualche frase buttata li per manifestare la mia velata disapprovazione nemmeno tanto velata. Alla fine c’ho provato. Ho provato per l’ennesima volta a farmi andare bene quello che stavo facendo ma, il risultato è sempre quello ormai. Ho provato per l’ennesima volta a rispettare il ruolo che mi hanno sempre attribuito ma non ce l’ho più tutta quella fantasia, tutto quell’accomodamento.
Altro aspetto del virus, sembra che mi esprima solo con concetti assolutamente complicati. Come se volessi esprimere un’assoluta verità ma non ci riuscissi con le parole. Come se sapessi benissimo cosa dire e non riuscire ad arrivare al punto. Sto diventando contorto ed insofferente.
Mentre mi parlavano ero “posseduto” dal desiderio di uscirmene con un dettagliatissimo resoconto sul loro assolutamente disarmante modo di comportarsi e su quanto fossero sbagliate le idee che tentavano di esprimere ma … alla fine mi sono contenuto….  Sono stato davvero bravo e poi, dove sta scritto che le mie di idee siano esatte?
Comunque no, non credo che tutto questo dipenda da quei “figuranti” profumati, abbronzati e super taccati, e nemmeno da tutto l’alcool che ho bevuto. Ho solo tentato di bere un po’ di più nella speranza di vedere migliorare la situazione ma ... alla fine dipende tutto da me. Qualcosa sta decisamente male dentro …..
Mi alzo e ti vedo li, sul divano. Mentre guardi fuori dalla finestra, hai già la sigaretta accesa. Mi sbirci mentre entro nel salone di questa casa dove sono ospite anche se è casa mia e capisci al volo l’esito della mia nottata, hai sempre capito tutto al volo.
Vado a farmi un caffè lo vuoi? Mi fai cenno di no con la testa. Mentre aspetto che la vecchia moka faccia il suo rumoroso compito penso alla mia prima domanda. La voglia di spiazzarti è sempre tanta ma questa mattina i miei neuroni non lo vogliono proprio sapere di mettersi in moto quindi….
È passato un bel po’ di tempo, dove sei stato?
Qui intorno
Hai avuto da fare?
No non molto, ho avuto più da guardare
Trovato niente di interessante?
Come al solito, tante anime in pena….
Cosa ti ha fatto tornare?
Tu
Già…. Lo immaginavo…..  che ne pensi?
Che è arrivato il momento di parlarne un po’
Si lo sento anche io che le cose stanno cosi , ma questo non glielo dico ….. sarebbe inutile.
Bevo il caffè, c’è una luce bellissima che entra dalla finestra, passando tra le tende che non credo  aver mai aperto da quando sono qui. Il salone ha un aspetto molto esotico stamattina e fa caldo, a dispetto della tramontana che fuori sta sbattendo le piante. Forse ho lasciato il riscaldamento acceso ….. no.
Mi sento a pezzi ma non vado male. I miei capelli sono decisamente da tagliare ma passarci le mani in mezzo mi da una bella sensazione, per lo meno ci sono ancora….  Ieri mattina non mi sono rasato. Sono un fanatico ed ero convinto che l’effetto bohemien barba incolta e abbronzatura accennata da un paio di partite a tennis,  potesse darmi un tono da bel tenebroso per la cena della sera ma, come al solito, non è andata. Non c’era nessuno su cui dover fare a tutti i costi colpo.
Devo avere un aspetto tremendo ma questo modo un po’ trasandato mi piace.  Mi piace il mio disordine e sentire il mio profumo in giro. Fa parte del mio coccolarmi e mi riesce bene anche se non serve ad  un granché . I pantaloni del pigiama sono esattamente quelli che definisco “pantaloni di un pigiama “, a quadrettoni rossi e blu, con due tasche fantastiche ed un laccio rosso che non va ovviamente mai annodato. Ho una maglietta a maniche lunghe bianche di cotone spesso che mi sta due volte ma ci dormo che è una meraviglia. Insomma se non fosse che mi sveglio sempre da solo, “lei” sarebbe orgogliosa di vedere tutta questa fintissima non-voluta perfezione in un uomo che va a dormire …….
Sembra un film girato con l’effetto sabbia. Manca solo una pala sul soffitto che gira pigramente, qualche moscone rompipalle  e un grassone all’angolo che si asciuga inutilmente il sudore con un fazzoletto rigorosamente bianco.
Mi siedo sul divano, lui è girato di spalle. Vorrei fumare anche io ma poi tossirei e sentirmi dire “fumi ancora cosi tanto”? non mi va proprio. Io so che fumo troppo e lui lo sa meglio di me.
Secondo te perché le cose vanno cosi?
Perché i problemi diventano tali solo quando capitano e quando capitano, non siamo quasi mai pronti ad affrontarli
Dovevo saperlo prima?
Tutti dovremmo saperlo prima perché il dopo è sempre tosto da affrontare
le nostre leggi personali non vengono mai scritte prima. Le scriviamo noi stessi durante, e non siamo quasi mai capaci di rispettarle nemmeno dopo averle scritte.
Ci piace sbagliare allora…
Ci piace illuderci, ci piace prenderci in giro, ci piace dare per scontato quando sappiamo che di scontato non c’è mai niente. Ma quando in ballo ci sono sentimenti seri è difficile metterci un po’ di testa
Potevo evitarlo tutto questo?
No non potevi
Avrei dovuto starle più vicino, avrei dovuto fare tante di quelle cose che non capisco come possano essermi sfuggite tutte ….
Lei sapeva benissimo chi eri e non ti è sfuggito proprio niente. Le cose cambiano in modo anche autonomo e non sempre per colpa di qualcuno.
Mi ha detto tante cose brutte …. Non mi amava più
Non c’è una coppia dove l’amore è pari. Ognuno ama a modo suo ma l’importante è amare e non come lo fai. L’amore non basta se l’altra persona è troppo sbagliata per noi e quando questo amore cala, diventa molto facile fare del male
Infatti sto male, ed ho una paura fottuta
Si lo so, è normale ma va bene cosi. Sono le fasi dell’allontanamento. La presa di coscienza che è finita è un processo lungo da accettare.
Si è cosi, ancora non riesco ad accettarlo … mi manca da morire.
Sarebbe assurdo il contrario non pensi? Tutto quel tempo passato insieme …. Ma non è stato tutto cosi brutto come lo vedi tu adesso, non dimenticarlo.
Non c’è una pillola che curi tutto questo vero?
No c’è solo il tempo e la tua capacità di tirarti su in piedi di nuovo. Molto dipende da te …
Ho il terrore di chiudermi, di tornare nella mia vecchia tana nella quale mi buttero’ in letargo chissà per quanto tempo….
Lo lascio li’ alla finestra mentre provo la strada della vestizione. Ammetto che “vestirsi” per andare a letto è molto più semplice. E poi non ho proprio voglia di studiare cosa è più adatto a me. La verità è che ho paura dello specchio. Paura di vedere nuovamente come sono e come sto.
Mentre penso questo torno da lui in salone e lo trovo ancora sul divano che  mi guarda e aspetta .
Ho conosciuto una ragazza
Si lo so.. racconta
È entrata dentro senza chiedere permesso. Com’è potuto succedere?
Perché te lo domandi, prendila come una cosa positiva no? I vuoti affettivi possono essere colmati solo da altri affetti e non dipende certo da noi quando e come succede
Non lo so… io non mi sento ancora bene, è troppo presto non pensi?
Non ci sono date precise, tutto succede perché è stato scritto cosi non perché lo vogliamo o meno. Non puoi impedirlo prima, puoi solo privartene dopo ma tutto questo ha un prezzo lo sai vero?
Mi sembra che questa vita chieda solo prezzi da pagare ….
È la tua vita, diversa da tutte le altre e… si è vero che ci sono prezzi alti da pagare e molto poco da riscuotere ma fa parte del gioco delle emozioni. Più alte sono e maggiori sono i rischi di pagare prezzi salati quando saranno finite ma…. Nel bel mezzo è un gran bel vivere
Io non so nemmeno questo. Penso a lei spesso e devo dire che questo pensiero ha decisamente un sapore agro dolce. Quando la vedo sto bene e quando è lontana mi manca ma, io non lo trovo giusto. Dentro di me sento di avere ancora tanto da soffrire e la sofferenza è un problema troppo individuale per poterla condividere con qualcuno. Ci vuole tempo e se cadi dall’alto di tempo ce ne vuole tantissimo….
Ho paura di fare del male…
No non è cosi, dall’altra parte c’è sempre un essere umano e come tale pensa e prova sentimenti. Con le sue esperienze, con le sue emozioni e con la sua bella testa. Sarà lei a stabilire quanto spingersi nel credere in tutto questo. L’unica cosa importante è che tu sia sincero.
Le ho detto che vorrei fare l’amore con lei….
Mi sembra un ottimo inizio….
Veramente le ho detto tante cose. Hai mai pensato a quante parole siamo capaci di dire? Mamma mia ….. in questo poi, io sono assolutamente il maestro. Maestro nel dipingere un quadro di me stesso che, alla fine, non è mai come  sono sul serio. La paura capisci? La paura di essere visto come realmente sono. La paura che qualcuno se ne possa approfittare ancora una volta.
Mi ritrovo spesso a pensare che sarebbe stato molto meglio nascere figli di puttana ma, a dirla tutta non so nemmeno come sia fatto un vero figlio di puttana. Chissà forse anche io lo sono stato e non me sono mai accorto.
La paura di lasciare il passato per il futuro, questo è il vero problema. Dove il futuro è quel minuscolo passo avanti che a noi sembra sempre un salto nel baratro. Perché ci vuole tanta fiducia nel farlo. Fiducia nel fatto che andrà diversamente dall’ultima volta e che questo nuovo passo porterà solo tante cose positive.
No, ci piace molto più restare aggrappati all’angoscioso passato perché per quanta angoscia ci abbia portato, è comunque un qualcosa che conosciamo e sappiamo gestire. Come se preferissimo soffrire nel sicuro, invece che concederci un opportunità di stare bene nell’incerto.
La verità è che tu non andrai mai d’accordo con la mia testa. Forse non c’è mai stata una grande intesa tra voi due e questo perché succede che tutto ciò che colpisce la testa lo superiamo facilmente , mentre quello che colpisce te  impieghiamo una vita a curarlo.
Quello che colpisce me fa parte delle cose più belle che in questa vita ci siano concesse. Innamorarsi è una cosa rara e meravigliosa ma devi essere pronto a prendere tutto il pacchetto. Devi essere pronto a soffrire per cose stupidissime e importanti. Devi essere pronto ad essere lasciato e a lasciare, pronto a piangere e a disperarti, pronto a gestire quel vuoto che senti dentro e che non sai mai quando potrai colmare… amare è molto impegnativo amico mio.
Forse il problema sta proprio lì …. Voler trovare a tutti i costi un perché. Forse hai ragione tu, bisognerebbe accettare e andare avanti ma io …. Sono molto stanco. Stanco anche di darmi la colpa di questo ultimo fallimento … ho una voglia matta di assolvermi per “Non aver commesso il fatto” .……  potrebbe essere che  non esiste  quello che cerchiamo?
Il tempo passa,  e ci si aggrappa a ciò che abbiamo avuto sperando che altro arrivi per farcelo dimenticare. La paura che quei momenti non siano ripetibili esiste non posso prendermi in giro su questo, perché sono irripetibili quelle situazioni, quelle persone, quell’insieme di cose che rendevano meraviglioso quel quadro …..
Sai, è facile dire cosa non ci piace. È facilissimo dire cosa non vorremmo che ci capitasse e cosa vorremmo invece trovare nel nostro cammino. Purtroppo però la vita non funziona cosi anzi, spesso purtroppo accade esattamente il contrario. Nel lavoro, nelle amicizie… nell’amore, spesso non esistono regole. Non esistono previsioni o strategie ma, esiste questo amore. Questo amore che per motivi inspiegabili ti costringe a difenderti. Eh si, perché per uno strano gioco delle parti accade spesso che dall’amore ci si debba difendere. Lo cerchiamo come dei forsennati eppure, quando abbiamo la rara fortuna di trovarlo succede che soffriamo, strano vero? No non è strano, perché parliamo di un sentimento straordinario e imprevedibile, irruento e meraviglioso, riempitivo e devastante. Tutto diventa poco importante, tutto diventa secondario perché … perché quella persona ha preso tutto il posto che avevamo a disposizione nel nostro cuore, ed è un posto di poltronissima, un posto da dove si può guardare perfettamente lo spettacolo della nostra vita.
C’ho provato anche io a “gestire” questo amore ma, ora mi sono arreso. Non è codardia o mancanza di quel “essere uomini duri” , lo so che in amore non esistono le persone dure.
Ma esistono invece coloro che lo accettano nel bene e nel male, lasciandosi cullare da quei momenti di estasi e turbamento. Godendosi le lacrime delle notti passate a pensare come poter soffrire di meno senza riuscirci nemmeno per un secondo. Quell’immagine sempre davanti agli occhi di quei momenti straordinari che ci sembrano cosi lontani nel tempo. Immagini di tenerezza quasi infantile dove i nostri sorrisi si incontrano tra parole incredibilmente dolci, promesse immature ed eterne.
Com’è possibile che sia tutto sparito? Il pensiero di lei non mi abbandona nemmeno per un istante lasciandomi cosi provato alla fine del giorno che non ho nemmeno più la forza di parlare ma … sai che c’è? C’è che le cose stanno cosi e non ci voglio fare nulla, non mi va più. Sono stanco di combattere qualcosa che alla fine mi fa provare cosi tanto…
Voglio che questo amore mi distrugga fino in fondo se questo è il mio destino perché è pur sempre come viaggiare sul mio arcobaleno, sulla mia barca alla deriva, sulle mie meravigliose illusioni.
Io la amo ancora da morire e non c’è più orgoglio nelle mie parole e nei miei gesti, non servirebbe. Mi bastava una sua carezza per toccare il cielo ed una sua parola per sentirmi morire ma non mi importa perché è proprio cosi che funziona. È proprio cosi che ho sempre pensato essere innamorati e non mi sono mai illuso di avere solo prati verdi e rose fiorite.
 Mi sento esplodere il cuore nel petto perché la vedo lontana e irraggiungibile ma anche questo è amore no? Me lo hai insegnato tu. Amore senza condizioni, amore che sgorga puro dalla mia pur piccola ma unica fonte di sentimenti puri. Poca cosa forse ma, assolutamente il massimo per un uomo della mia età. Si è vero, si sbaglia tanto quando si ama in questo modo e si soffre anche tanto ma , cosa vuoi che possa fare? Cosa vuoi che possa fare se il mio unico desiderio è svegliarmi al suo fianco e vederla ancora nel tuo sonno profondo. Cosa vuoi che possa fare se il mio quadro preferito ritrae lei e me seduti su una qualsiasi panchina di un qualsiasi parco a tenerci per mano, vecchi e felici di poterci raccontare il nostro meraviglioso passato vissuto insieme …. Cosa vuoi che possa fare?
Amare cosi non fa bene ma, la vita è questa e dobbiamo assolutamente considerare quanto sia una fortuna poter provare cose cosi importanti quando di tempo ne abbiamo molto piu’ dietro che davanti.
Io non pensavo che mi sarebbe potuto capitare ma, invece, è accaduto e mi considero l’uomo più fortunato del mondo anche se il mio cuscino si tinge spesso delle mie lacrime rosse.
L’esperienza è fatta dalla somma degli episodi negativi e questo l’ho imparato a mie spese.
Non ci sono più colpe da dare né da prendere, semplicemente “quello che è stato è stato” ma, per favore ……  niente più previsioni  niente più programmi se non quelli che riguardano il mio immediato futuro.
Desideri ….. certo, è umano sentire ancora la mancanza di tutto quello che ho vissuto ma non può e non deve affossarmi il fatto di non averlo più. Mi tengo volentieri questo senso di incompletezza, quanto meno per restare sorpreso quando mi accorgerò che mi sbagliavo.
Molto più importante è oggi  il saper cogliere quello che mi fa stare bene e, anche in questo, ci vuole tanta abilità. Si corre il rischio di fare delle nostre giornate un emporio di oggetti molto inutili e bisogna prestare molta attenzione a cosa decidiamo di regalare anche se è un semplice pizzico di sentimento  perché ….  è tutto un attimo, e un attimo dopo è già parte di un doloroso passato.
Io non le conosco le verità di questa vita. Io conosco solo quello che ho vissuto,  e provo a cimentarmi in un minimo di previsione per il domani, quel tanto che basta per cercare in essa un pensiero positivo.
il mio specchio mi conosce molto bene e lui non mi mente mai, nemmeno un giorno, nemmeno un minuto e non è solo quello che appare riflesso a raccontarmi come stanno le cose ….
Nei miei soliti gesti,  c'è tutta la mia storia, c'è il mio rimettere e riprendere dall'armadio l'antico guerriero . Cercando i nuovi vestiti per la nuova giornata  dove per vestiti, non intendo gli abiti di scena,  ma la forza di dire a me stesso "sono ancora qui e sono pronto" . 
Pronto a tutto,  pronto a rivedere mio padre sulla sua sedia a rotelle, pronto a sentire la disperazione di mia madre che non vuole ancora arrendersi,  pronto a combattere tutto quello  che mi sta stretto, pronto a sorridere  agli amici che si lamentano di tutto quel “bellissimo” che hanno e che non vedono.
Io trovo tutto questo meraviglioso , impegnativo,  faticoso, assurdo, imprevedibile e, questo sentirmi sempre al limite di mollare  mi fa capire ancora una volta che sono stanco ma vivo. Mi fa capire che posso ancora alzarmi e provarci di nuovo, che posso ancora specchiarmi senza farmi schifo, che posso ancora guardare negli occhi chiunque desideri un confronto.
Anche nell'esigua autostima che mi porto dentro,  anche nella consapevolezza di quanto ho sbagliato,  è comunque la mia vita  unica nel suo genere  e nel suo manifestarsi  senza alcuna possibilità di ritornare indietro anche solo per un attimo e provare a fare diversamente.
Lui mi guarda e sorride. Ed io conosco bene quel suo sguardo. Ora sento il suo respiro, sento i suoi battiti che tornano lentamente regolari. Allunga una mano e mi accarezza, come per dirmi “grazie”, grazie per aver capito quanto in questa vita sia importante provare tutti quei sentimenti puri. Amare, ridere, desiderare … tutto quello che ci farà sempre e comunque bene nonostante tutto. Non ha nessuna importanza come andrà a finire mentre è fondamentale poter dire che il nostro cuore ha funzionato bene, ha fatto il suo compito e noi non abbiamo impedito nemmeno per un istante che ciò accadesse. Perché questo è il vero segreto. Poter accumulare più episodi possibili di sensazioni, di emozioni. Poterci concedere il più altro numero possibile di battiti positivi, perché ognuno di quei battiti, servirà per mantenerlo accesso e ci farà brillare di luce propria. Ognuno di quei battiti, sarà un piccolo istante dove lui avrà vissuto solo per renderci felici.






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Il Treno


Forse quel famoso treno è arrivato, forse esiste davvero ….
È come se lo vedessi proprio qui davanti a me, con le porte spalancate, sbuffante e in attesa.
È un treno di altri tempi, con le carrozze di legno e tessuto damascato, uno di quei treni che procede lento verso la sua destinazione permettendoti di guardare attentamente il paesaggio intorno. Uno di quei treni che non prendi se hai fretta perché non ti permetterà mai di arrivare in orario.
Del resto nemmeno per me è più tempo di correre, è giunto il momento di riflettere bene, di misurare con attenzione i miei passi e cercare di non inciampare più come quando procedevo  a testa bassa…. no non è più il momento di correre, non c’è più l’età per correre e ho scoperto che i muri fanno tanto male se non sai evitarli ….
Forse è proprio questo il treno che aspettavo da cosi tanto tempo ma, non riesco ancora a capire se l’ho trovato perché l’ho cosi tanto voluto o è semplicemente fortuna.
La cosa cambia molto in effetti. Perché nel primo caso non dovrei avere nemmeno un attimo di esitazione a montarci sopra e … le cose non stanno proprio cosi.
La domanda è … sto scappando o sto cogliendo l’opportunità?
Resta il fatto che c’è sempre quel campanello dentro di me che sta mandando il suo solito saggio consiglio ed io dovrò decidere di dargli ascolto questa volta. Tutte le volte che non l’ho fatto è sempre andata malissimo. E oggi quel campanello mi sta dicendo “Sali e non pensarci più”.
Al di là della semplice opportunità è assolutamente la cosa migliore che io possa fare …
Per dimenticare, per allontanarmi da questo presente, per staccarmi da tutto ciò che non mi fa più sorridere.
Ho un bisogno tremendo di tornare a sorridere … mi manca da morire
Ma come ho potuto permettere tutto questo, ma dove ero andato a finire?
Forse è solo illusione ma, la visione di queste porte aperte, mi da un senso di tranquillità e di speranza. Un colore chiaro senza nuvole intorno … probabilmente ascolterò james taylor durante il mio viaggio.
Forse la mia vita è sul serio ad una svolta, forse è arrivato veramente il cambiamento che volevo ma, non riesco a capire se sono ancora in tempo per affrontarlo
Cinquant’anni … non sono pochi anche se si ostinano a dirmi che non li dimostro
Non ho paura, non ho mai avuto paura quando sarebbe stato molto meglio il contrario
Perché la paura ti aiuta a ragionare, ti aiuta a scappare e nascondersi a volte è assolutamente la miglior difesa che esista
Forse è arrivato il momento di prendere questo treno, nella pallida speranza che la distanza mi aiuti a stare meglio , mi aiuti a dimenticarla , a rimuoverla da questo triste primato di essere ancora il mio ultimo pensiero del giorno e il primo del mattino … la cosa più importante per il mio cuore. Non ha più senso da troppo tempo tutto questo e il fatto di tenerla ancora li mi fa sentire sempre più stupido …. Lasciala andare ….
A volte dire “basta” non “basta” occorre tanta altra forza
Capelli corti, minuta, con un sorriso meraviglioso. Il suo nome comincerà per F o per S e quando la incontrerai sentirai immediatamente un gran senso di pace.
Questo mi è stato detto e ho tanta voglia di crederci.
Perché i danni sul cuore sono sempre i peggiori da curare ed io non ce la faccio proprio più a stare cosi male.
Io la cercherò, e crederò comunque di poterla trovare e coronare finalmente questo mio sogno di meravigliosa condivisione.
Non può essere finita cosi la storia del mio cuore
Non ho mai chiesto niente a nessuno, nella stupida convinzione di riuscire da solo a provvedere a me stesso ma, questa volta, ho bisogno di tutti voi. Di tutti coloro che sanno quanto alla fine non sono ancora da buttare via e che sono ancora in tempo per raggiungere la mia meta….
Ditemi che andrà tutto bene ….

venerdì 3 febbraio 2012

Le mie parole per te



Quante cose avrei voluto dirti….. Forse non tutte vere, forse non tutte utili ma, sarebbero comunque state le mie parole per te. Affinché tu avessi potuto valutare e decidere. Riflettere, capire e magari provare a vedere quante di queste parole possano essere giuste. Avrei voluto parlarti dei miei punti di vista, di come mi sono comportato in tutto questo tempo. Delle mie scelte, dei miei percorsi, dei miei successi e dei miei fallimenti. Parlarti delle mie delusioni ma, anche di questo mio modo di affrontare sempre tutto con il sorriso. Ti avrei detto … ….Fa che i tuoi occhi non abbiano mai paura di un altro sguardo, che le tue parole dicano sempre quello che pensi veramente, che i tuoi gesti non siano mai casuali. ….Non farti deviare da quello che può sembrarti “fondamentale”. Sono poche le cose veramente fondamentali, tutto il resto non lo è affatto. Perdi un po’ di tempo in più per valutare, basta un attimo di riflessione e capirai se è un si o se è un no quello che dovrai dire. Senza paura, senza rimorsi. Chi dice o fa quello che viene dettato dal suo profondo non sbaglia mai perché, anche se non è la cosa più giusta in assoluto, sarà sicuramente la sua verità. …..Non esistono i “devo” o i “non posso” quando in ballo ci sei tu. Esiste invece quello che ti serve sul serio, quello che ti fa sentire bene, quello che ti fa sorridere. Andare a letto con quel famoso pensiero positivo e svegliarsi trovandolo ancora li…..quello è il tuo vero compito e non ha importanza quale pensiero sia purché sia tuo e di nessun altro. ….non è vero che i momenti tristi sono destinati a diventare solo brutti ricordi da mettere in un cassetto. Restano sempre con te, in un angolo del tuo cuore, sempre pronti a saltare fuori al primo momento di debolezza, per portarti alla mente tutto quello che hanno rappresentato nel loro bruttissimo “essersi verificati”. Ma non scappare da loro, prendine atto e tienili con te. L’esperienza è fatta proprio da quei brutti momenti perché sono quelli che sapranno insegnarti qualcosa. Sono i fallimenti che ti insegneranno a migliorarti, a correggerti, ad evitare gli stessi errori. Bisogna saper sbagliare, perdere, sentirsi soli, per poter apprezzare tutto quello che di bello potremo avere e l’errore che commettiamo tutti, è quello di rendercene conto sempre troppo tardi. Non farti ingannare da due occhi azzurri o da un sorriso smagliante ma valuta i suoi pensieri e capirai molto facilmente se è una pietra preziosa o solo bigiotteria. Non farti catturare da un “lavoro” se questo può rubarti anche quello che non hai da dargli. Non dare per scontato il fatto che chi dice “io sono cosi” verrà sempre interpretato nel modo giusto, perché bisogna capire gli altri per poter capire noi stessi, bisogna saper ascoltare gli altri per poter essere ascoltati. Siamo sempre troppo pronti a dire cosa ci serve, anche quando dovremmo dire cosa siamo disposti a dare. La gente ha molte frecce nel proprio vocabolario e qualcuna va a segno senza che ci sia un vero arco ad averla scoccata. Ma il segreto dell’albero è nella sua anima e non certo nel magnifico fogliame. Le sue radici sono buone perché buono è il terreno dove sono cresciute. È proprio su quel terreno che dovrai piantare le tue di radici, non aver paura di perdere tempo per cercarlo, esiste e ti aspetta proprio li, da qualche parte della tua vita. Ci sono valori importanti che imparerai a conoscere ed altri dei quali capirai la futilità. La stima, la fiducia, l’amore, la serietà, valori che restano nel tempo e vanno ben oltre qualsiasi magnifico corpo. Ricordati di circondarti sempre di persone che fanno di quei valori la loro caratteristica principale. Riuscire a fare tesoro di tutto. Prendere con semplicità quello che ci viene offerto e saperlo apprezzare. Non tutti sono capaci di dare allo stesso modo ma, questo non significa che non sia comunque tanto. Non cedere alla solitudine, non credere alla meraviglia di questo essere autonomi, nessuno lo è quando è da solo. Non credere al principe azzurro ma credi che tutto può diventare azzurro quando lo tocchi, se sei pronto a lasciarti andare alla cosa più bella che hai…. Il tuo cuore. Lascialo andare tutte le volte che te lo chiederà. Non imporgli i tuoi pensieri, le tue paure. Il tuo cuore sarà sempre più giovane della tua mente e non importa se tornerà ferito…..dovrai solo aspettare quel tanto che basta perché passi, e sarà di nuovo pronto a riprovarci. Abbiamo tutti bisogno di qualcuno che sappia starci vicino. Non aver paura di mostrarla questa debolezza perché i pezzi di ferro sono destinati solo ad arrugginirsi. Non sforzarti a non cedere, il tuo cuore ti chiederà per sempre di lasciargli una possibilità ancora per poterti mostrare quanto sia importante l’amore. Non ti avrei mai detto che è facile, perché nella vita di cose facili ce ne sono veramente poco ma ti avrei aiutato per farti sentire tutto questo meno pesante di quanto lo è stato per me.. …..Avrei voluto parlarti, abbracciarti, farti sentire quanto mi sei sempre mancato. Ti avrei accompagnato durante il tuo percorso, restandoti vicino. Guardandoti crescere, guidando il tuo inizio. E avrei voluto scontrarmi con te, litigare anche per le cose più stupide, creando questo meraviglioso contraddittorio tra il tuo ed mio mondo. Le tue e le mie convinzioni. Le tue e le mie scelte messe a confronto sul piano di un amore senza condizioni. Avrei voluto dirti che ti amo più della mia stessa vita. Un amore senza alcun limite, senza richieste, senza pretese. Un amore dato dalla parte più bella del nostro cuore perché viene da quello che avremmo dovuto essere, un padre e un figlio. A te quindi figlio mio, a te che non sei mai stato con me nemmeno per un solo istante, sappi che io sarei stato un buon padre. Sarei stato con te in un modo o nell’altro, in ogni momento della tua vita, della mia vita. Questa stessa che ti ho regalato nel preciso momento in cui mi sono sentito pronto per averti vicino e che non ti ho mai chiesto indietro anche quando hai deciso che non mi avresti mai chiamato papà. A te che mi sei mancato da morire, a te che avresti potuto dare un senso a tante cose, a te che hai deciso di punirmi prima ancora di giudicarmi, a te che non mi hai dato modo di sentirmi finalmente uomo. Questo sono le mie parole per te. Perché non vadano perdute, perché sono sempre state quelle che avrei voluto dirti e non ho mai avuto occasione di farlo.

giovedì 2 febbraio 2012

Un milione di anni sotto le stelle

….Siamo tutt’altro che libri bianchi sui quali scrivere a piacimento.
Noi siamo antichi manoscritti, con pagine fitte di appunti di vissuto, dove abbiamo sottolineato più volte tutto quello che ci ha attraversato la strada.
Ci illudiamo che tutto questo non traspaia ma non è cosi. La verità è che l’odore “dell’aver nostro malgrado già sofferto” si sente da lontano e questo nuovo “take it easy” ci riesce assolutamente male. Succede spesso, che queste nuove pagine da comporre di nuova vita,  sono diventate pesantissime da aprire e, anche quando ci riusciamo, è una impresa complicata  trovare un idea buona da scriverci sopra.
Abbiamo la testa piena di “vecchio” ed il cuore appesantito da brutti ricordi. Come se avessimo paura del nuovo, soprattutto paura di conoscerlo. Come se fossimo convinti che tutto quel nostro vecchio, per quanto ingrigito, sbiadito, lacero e senza sapore, resti comunque l’unica base solida sulla quale fare affidamento, come se ci sentissimo protetti nella nostra chiusura.
Rimuginare troppo su quel tipo di “vecchio” non sempre porta a buone conclusioni. Elaboriamo, utilizzando dati inseriti da troppo tempo, senza immettere niente di nuovo nel nostro “database” emotivo…. Come possiamo sperare che il risultato cambi?
Ogni storia è una nuova storia, con un suo inizio ed una sua fine ma anche se non riusciremo mai a non mettere un po’ di quel nostro passato dentro, non è giusto che “quel po’ del nostro passato” ci influenzi al punto tale da non cominciarla, quanto meno a non tentare….
È per questo che l’incastro diventa qualcosa di assolutamente casuale, assolutamente  magico ….ma assolutamente raro.
La verità è che dentro di noi pensiamo di sapere tutto quando, invece, non sappiamo niente. Viviamo ogni episodio come se fosse già stato scritto, come se l’avessimo già vissuto e, il problema, è che tendiamo a prevedere già il finale anticipandolo negli eventi.
Sedersi e riflettere, domandarsi e capire, ascoltarsi e  variare sul tema, questo è il segreto. Comporre finalmente il numero giusto, mandare un messaggio originale ad una sola persona perché pensato solo per lei, passare una serata diversa a chiacchierare, avere il sorriso stampato sul viso perché la sua immagine ci sta tenendo compagnia e non capiamo perché…..sono tutte cose legate ad una inevitabile fatalità è vero ma….. proprio per questo proviamo a fidarci un po’ di più del nostro istinto, facciamocelo un regalo del genere una volta che ci fa bene. Perché le cose vere sono belle,  perché quando ti accorgi che non ti puoi più salvare non hai più paura ed aver paura dell’amore è la cosa più sbagliata del mondo.
Vogliamo a tutti i costi dimenticare cosa si prova quando nasce “quel famoso sentimento”?
Non c’è questa via di mezzo ma quando lo capiremo? Non c’è questo innamorarsi a metà o questo amare se lui ci ama, lasciarsi andare se lui si lascia andare….. l’amore  vuole tutti questi feriti ma non è una minaccia di morte, è un inevitabile botta e risposta tra cuori che battono in modo diverso. Uno scendere e salire su questa incontrollabile montagna russa. Funziona cosi e l’alternativa è solo quella di non partecipare al gioco.
Anche io sono cosi…. Anche io ho fatto dei tentativi, alcuni belli altri meno, ma la conclusione non cambia. Il problema è qui dentro.
Un aspetto contrastante che fa venire i brividi. Sempre nella condizione apparente di poter dare qualcosa e la reale capacità di fermarmi sempre un attimo prima di poter cominciare. Arrivo a non capire più il come ed il  perché e questo girare senza sosta, mi fa perdere l’esatta cognizione del giusto e dello sbagliato.
Al tempo stesso, come fare a modificare la mia immagine? Mi sono accorto di essere un po’ di tutto ma sono solo gli abiti di scena. Qualcosa che riesco ad indossare con estrema facilità ma che non  lascia trasparire chi realmente sono. Questa è la nuova moda, fanno tutti come me. Vetrine, dove ci collochiamo fingendo di averle inventate quando sono solo spazi nuovi lasciati da qualcun altro. Luoghi dove “nostro malgrado” appariamo per poi dire “cosa facciamo qui”. Ma quanto ci piace questo “non ce la faccio più…….” quando siamo sempre cosi pronti a quell’ultimo invito alla mondanità?
Nessuno è mai pronto a dare ma, prontissimo a chiedere, come se fosse a credito di qualcosa che ha pagato a qualcun altro che non si sa dov’è finito.
Elaboriamo principi, frasi fatte, grandi verità, tutto basato su un esperienza che solo apparentemente è la partenza di quello che potrà essere un domani ma….
Questa vita è incredibile, incredibile come tutto cambia, incredibile tutto quello al quale dobbiamo adattarci. Incredibile quanto alcune cose siano comunque sempre difficili da attuare, difficili da digerire, difficili da dimenticare. Questa malinconia per tutte quelle immagini, episodi che ci sembrano ogni giorno più lontani e irripetibili nonostante il nostro cuore provi a dirci il contrario.  Siamo portati a ricordare solo tutto quello che ci ha fatto del male, portandoci a questo atteggiamento auto protettivo e tendiamo a dimenticare quanto il triste epilogo di quanto ci è successo sia solo e comunque un epilogo e non la fine…
Questo falso equilibrio……arriva un momento in cui lo sentiamo quasi “reale” questo nostro equilibrio, ci accorgiamo che ci piace tutto quello che siamo riusciti a mettere in piedi e pensiamo che vada bene cosi. La necessità di essere in coppia diventa forte quanto la voglia di stare da soli ed è complicatissimo muoversi da questo presunto “centro”.
Io penso che tutto quello che non comprende la presenza di un altro essere umano nella nostra vita,  non sia vero equilibrio per un milione di motivi primo tra i quali … stare in piedi da soli è spesso un barcollare.
Ho notato che abbiamo diversi modi per esprimere lo stesso concetto. Questa clessidra ha preso un abbrivio preoccupante ma non riusciamo a convincerci di quanto sia peggio fare quello che facciamo.
La vita è come un campo, sul quale noi proviamo a coltivare. Buttiamo semi e raccogliamo quello che produce. A volte nasce qualcosa di valido, altre volte solo ortica. Il nostro compito sarebbe quello di capire se abbiamo sbagliato terra, oppure il seme ma, non sempre lo facciamo. Capita che perdiamo fiducia e lasciamo quel pezzo del nostro campo alle ortiche, convinti che sia capace di produrre solo quello, che quel pezzo del nostro campo non vada bene e, con il passare del tempo, rischiamo di perderlo per sempre.
Arriviamo ad un certo punto della nostra vita nel quale smettiamo di crescere e dobbiamo solo assestarci per poter essere pronti ad affrontare la discesa. È un procedimento molto lungo e difficile da portare avanti ma, è proprio osservando con attenzione quel punto dov’è nata ortica che potremo capire i nostri errori.
Sono tornato  a guardare le stelle, cosi, per caso. In una di quelle notti dove le domande superavano di gran lunga la mia capacità di rispondere. In una di quelle notti dove tutto diventa pesante e arrivi a non sapere cosa dire per primo a te stesso, figurati agli altri che ti stanno intorno.
In una di quelle notti mi sono sdraiato, ho guardato in alto e… non mi ricordavo che fosse passato tutto quel tempo da quella notte di un milione di anni fa , quando………….
dopo aver “zappato” per rendere più dritto possibile il solco, ci siamo buttati distrutti sull’erba e sui cardi, incuranti delle loro spine, del freddo di quella serata di fine agosto, di tutta la terra che avevamo sui vestiti, di quanto non ci fosse veramente niente di morbido ad accoglierci.  Io mi ricordo di tutti loro e di tutti i nostri discorsi, di quella splendida superficialità di chi ancora non sa..… nemmeno il desiderio da esprimere alla prima stella cadente.
Ma anche di quell’altra notte mi ricordo bene,  dentro quella macchina che non ha mai avuto un tetto, insabbiata su quella spiaggia greca, con quel plaid che non ho mai capito chi ce lo avesse messo, abbracciato a quella che sarebbe diventata da li a poco la persona più impegnativa della mia vita. Il rumore del mare, quella musica spettacolare che suonava “it’s only a mistery”, le nostre parole che cercavano la strada meno impegnativa per arrivare a quel bacio, che avrebbe dato inizio a tutto, che tutto avrebbe suggellato ……. Solo quelle stelle hanno potuto vedere, solo loro sono state testimoni della serietà di quella promessa alla quale non sono stato in grado di mantenere fede.
Una notte sotto le stelle anche con te, amico mio, che ora sei lontano, che sei sparito per la tua strada, che non mi cerchi più e che forse non ti sei mai chiesto quanto io possa ancora amarti nonostante tutto questo tempo. Mi piacerebbe poterti dire che, quel tempo non ha funzionato con me se non sul mio aspetto. Con me non gli riesce mettere sabbia tra me e tutte le cose che ho amato. Lo stesso cuore dove io ti  ho inciso tanti anni fa e dove sei ancora, indelebile come un nome appena scritto sul cemento ancora fresco ….. come quella notte, disegnata apposta per noi, per farci rivivere momenti antichi,  piena delle nostre storiche frasi, dei nostri “maturi” riassunti di un passato che non era ancora tale, delle nostre infallibili verità …… e sopra ogni cosa, piena solo di noi.
Ho passato tutto il mio milione di anni sotto le stelle e mi sono dimenticato di fermarmi a guardarle, per ringraziarle, per dire loro che non avevo capito e che oggi ho paura di essere in ritardo. Per chiedere scusa, per promettere loro di non sbagliarmi più, per chiedere di darmi un'altra possibilità. Mi piacerebbe saper trovare il modo per chiedere perdono …… non sapevo quanto sarebbe passato tutto così in fretta.




Il momento più bello non è quando la vedrò andare via…..


No, non è cosi semplice come sembra ma, ci piace dire assolutamente il contrario.
Hanno saputo dare una spiegazione a tutto meno che a questa straordinaria difficoltà di amare dopo “il perduto  amore …..”
Non è cosi semplice come sembra, anzi… l’esperienza ti fa male se non sei capace di usarla nel modo giusto. Ti mette paura, ti sussurra le cose più sbagliate e ti ritrovi a comportarti come non vorresti, come non sei. Ti consiglia di essere prudente, ti metterti una maschera e dei vestiti che non sono i tuoi per….. alla fine per cosa?
Le ferite sono sempre lì a ricordarti quanto sei stato stupido ma, se sono sul cuore, si comincia a vivere con la perenne paura che si ripeta, con l’incubo di non poterne sopportarne un’altro e, l’assoluta imprevedibilità rende tutto molto più spaventoso.
L’età è una brutta bestia e combattere contro il tempo che passa, è un impegno che spesso ci trova impreparati.
Non vorrei proprio arrendermi, non vorrei proprio ammettere che è finita ma, non posso non rendermi conto di quanto tutto questo sia ogni giorno più difficile. Se considero quante volte mi metto paura di una parola diversa, quante volte sono scappato davanti ad un gesto di affetto … mi chiedo se non sia sul serio finita qui.
Confrontarsi, a volte, non aiuta, perché non ci riesce di non mettere quella parte di noi stessi che ha tanto sapore di passato.
Spesso sono troppo pesanti questi zaini che ci portiamo dietro per rappresentare una “possibilità”… spesso siamo troppo pronti a chiedere quello che cerchiamo, quello che non vogliamo…. Ma quanto siamo diventati pretenziosi nemmeno fossimo sul serio solo noi ad aver sofferto….
E cosi si finisce a vivere di speranze e di paure. Nel continuo cercare intorno per incontrare quello sguardo giusto, nel continuo aspettare che le cose vadano come le hai sempre volute, che arrivino quei gesti a rassicurarti che tutto va bene, che vengano dette quelle parole che ti soffino finalmente sul cuore…
Viviamo in un mondo di poche speranze e di grande sfiducia?. Ci rintaniamo nel nostro arrenderci giustificato dalla “disillusione” e diciamo a noi stessi che riusciamo anche a stare bene…
A sentirci parlare, siamo tutti guerrieri che la sanno lunga e, sulla scia delle nostre mille battaglie, millantiamo un'esperienza che ci porta però a rinunciare prima ancora di tentare… ma che tipo di grande strategia è questa?
Ci vuole molto più coraggio a stare in compagnia che da soli e non è vero che da soli si sta così bene.
Sapere che qualcuno ci sta aspettando, che qualcuno ci pensa, che qualcuno ci stringerà durante la notte. Qualcuno da poter tenere per mano, qualcuno al quale potersi finalmente affidare .… questo è quello che conta.
Io non voglio che il momento più bello sia quello in cui ti vedrò andar via… non lo voglio più.
Questa battaglia logora e ogni notte è sempre più pesante da affrontare.
Un miracolo? Sì forse, ma resta questo desiderio di colmare un vuoto. Quello stesso vuoto dal quale scappiamo, al quale troppo spesso giriamo le spalle per non sentire quello che ci vorrebbe dire…
Io ti  incontrerò un giorno e ti dirò che ….
 “Tu sei la mia nuova speranza. Sei molto più di quanto io abbia già vissuto ed io sono molto più di quanto tu possa sapere sugli uomini. Tante cose che non ci hanno ancora raccontato ma che sappiamo essere state già scritte per noi due, non perdiamo questa nuova occasione di metterci alla prova. La paura di rovinare tutto, di essermi nuovamente sbagliato, ma sto tentando… tentando di correggere il corso del mio fiume per far sì che tu possa navigare in tutta tranquillità”.
Sono acque profonde ed impegnative ma sicuramente limpide e pure.
Chissà se capirai mai cosa voglio dirti… chissà se avrò mai il coraggio di dirtelo